Era l’aprile 2016 quando il governo giapponese promulgò il ‘’5th Science and Technology Basic Plan’’. Il programma, inteso a guidare e promuovere le politiche di Innovazione tecnologica ed internazionalizzazione, con riferimento al periodo 2016-2021, individuava un punto di focus nello sviluppo di una società descritta come una SuperSmart Society, la società 5.0.

Delineata come il quinto passo nell’evoluzione della società umana, vede 5 età dell’Umanità: un uomo che dopo essere stato cacciatore (Hunting Society), agricoltore (Agricultural Society), vive il tempo della civiltà industriale (Industrial Society) nella quale è la produzione di massa a fornire prodotti di sostentamento -e non solo- per la popolazione. Al momento ci troviamo nella cosiddetta ‘Information Society’, dove l’informazione si fa motore della società contemporanea, anche in termini di risorse economiche generate, subentrando in questo ruolo all’industria. In ogni caso, il compito dell’estrazione e dell’elaborazione del Sapere, dell’Informazione, generato dai dati, è ancora un compito assolto dall’Uomo.

Tuttavia, nella quinta era del consorzio umano, anche questa mansione sarà affidata a congegni, più precisamente all’Intelligenza Artificiale.

Oggi i big data provengono da sensori presenti negli oggetti, inclusi i macchinari di produzione industriale, gli elettrodomestici, le automobili e i telefoni. Gli smartphone geolocalizzano, i social network mappano le aree di interesse e le carte di credito le attività commerciali degli utenti. Tutti questi dati, per numerosità e disposizione non avrebbero senso che per un calcolatore meccanico, in grado di ordinarli ed estrarne risultati ai fini dell’informazione: ecco di cosa si occupa l’AI (Artificial Intelligence).

La disponibilità e l’estensione di questi dati, moltiplicato per la potenza sempre maggiore di sistemi di AI, sta portando a nuovi modi di intendere il business, la tecnologia e le interazioni sociali. Questo cambierà non solo il settore industriale, ma la società intera.

Il concetto di Smart Society è anche l’elemento fondante del Manifesto firmato dalla Fondazione Geoknowledge, in occasione della Conferenza Esri Italia 2018.

La fondazione è un’istituzione attiva dal 2005 nella divulgazione dell’uso per fini etico-sociali della conoscenza del territorio abilitata dalla Digital Geography, la GeoKnowledge appunto.

Per questa ragione Esri Italia ha recentemente costituito un laboratorio per condurre esperimenti nei suoi uffici di Cagliari, lavorando all’interno del progetto Sardinia 5.0 forte delle metodologie dell’avanguardistica Science of Where.

Dal Manifesto:

Società 5.0

Allora, è essenziale operare perché si affermi il paradigma di una società, che facendo leva sulle nuove tecnologie sia capace di meglio rispondere alle sfide del proprio tempo quali:

  • la protezione del Creato,
  • la sicurezza dalle catastrofi naturali ed antropiche,
  • la preservazione del patrimonio naturale e culturale,
  • lo sviluppo socio-economico,
  • l’educazione delle nuove generazioni,

cioè, “una società, con al centro l’uomo, che bilanci il progresso economico con  la soluzione di problemi sociali attraverso un sistema che integri fortemente il cyber spazio con lo spazio fisico”.

Per saperne di più vai all’articolo

http://www.j-reading.org/index.php/geography/article/view/198

#GIS #maps #geography #geographicknowledge #Society5.0 #DigitalRevolution #GeoknowledgeFoundation #Geosmartcampus #EsriItalia